Chi riguarda
Vista la vastità delle strutture
da mappare nella regione, il progetto verrà
diviso in tre fasi di attuazione
che si realizzeranno in periodi diversi.
PRIMA FASE DI ATTUAZIONE
La prima fase della Mappatura terminerà
nel mese di
dicembre del 2008 (termine ultimo da parte del cittadino per inviare la scheda di autonotifica).
In questa
prima fase sono interessate le seguenti strutture:
a) Edifici pubblici o aperti al pubblico
La ricerca è rivolta agli edifici pubblici e ai locali
aperti al pubblico di utilizzo collettivo.
I locali in cui è più probabile la presenza di amianto
sono: scuole, ospedali, cinema, teatri, biblioteche, palestre, piscine, sale da
ballo ed altri in cui tale materiale è stato utilizzato prevalentemente a fini
ignifughi e isolanti.
Per il censimento sono state predisposte
apposite schede di autonotifica che verranno inviate a
tutte le pubbliche amministrazioni (Regione, province, comuni, provveditorati,
aziende sanitarie e ospedaliere) ed ai proprietari di edifici o impianti aperti
al pubblico come cinema, teatri, centri commerciali e sportivi.
b) Siti dimessi
Per i siti industriali
dismessi sarà necessaria la stretta collaborazione delle Province, dei
Dipartimenti di prevenzione delle ASL e dell’ARPA.
Anche in questo caso si è predisposto l’impiego di
schede
di autonotifica da
inviare ai soggetti interessati per poi raccogliere ed organizzare le
informazioni. In questo caso, per consentire la massima correttezza della
mappatura, potrà essere necessario procedere ad eventuali
rilevamenti diretti nei siti
d’interesse.
c) Siti estrattivi
Per i siti estrattivi, e in particolare il censimento
delle cave di ofioliti o pietre verdi, va
richiesta la collaborazione dei comuni, titolari delle autorizzazioni
all’escavazione. Anche in questo caso va predisposta una scheda di autonotifica
da inviare ai soli comuni interessati.
Si provvederà al recupero degli atti autorizzativi ed
alle relative prescrizioni e, se necessario, sarà fatto anche ricorso a
sopraluoghi con campionamento dei materiali estratti ed alla loro analisi per
accertare il tenore d’amianto contenuto.
d) Grandi impianti industriali
Per i grandi impianti industriali questa prima fase di attuazione della mappatura prevede una fase
propedeutica di ricognizione informativa ed acquisizione di eventuali
dati esistenti mediante l’acquisizione delle informazioni.
e) Impianti a pressione
Per gli impianti a pressione questa prima fase
di
attuazione della mappatura prevede una fase propedeutica di
ricognizione informativa ed acquisizione di eventuali dati esistenti.
SECONDA FASE DI ATTUAZIONE
Nella seconda fase saranno interessate le seguenti strutture:
d) Grandi impianti industriali
Per la mappatura dei grandi impianti industriali, dopo la
precedente fase propedeutica di ricognizione informativa ed acquisizione di eventuali dati esistenti, sarà necessario procedere con un
rilevamento diretto nei siti
d’interesse. Tutti i siti censiti, positivi
per la presenza di materiali contenenti amianto, dovranno essere georeferenziati.
Saranno utilizzate
schede di rilevamento appositamente predisposte. Le
schede dovranno essere strumenti semplici ma contemporaneamente contenere tutte
le informazioni utili a definire il livello di rischio rappresentato dai
materiali censiti, in modo da poter poi determinare le priorità d’intervento per
una loro messa in sicurezza.
e) Impianti a pressione
Per la mappatura degli impianti a pressione, dopo la precedente
fase propedeutica di ricognizione informativa ed acquisizione di eventuali dati esistenti, sarà necessario procedere con un
rilevamento diretto nei siti
d’interesse. Tutti i siti censiti, positivi
per la presenza di materiali contenenti amianto, dovranno essere georeferenziati.
Saranno utilizzate schede di rilevamento
appositamente
predisposte.
TERZA FASE DI ATTUAZIONE
La terza fase di attuazione del
progetto per la mappatura della presenza di amianto nel Lazio interesserà un
solo tipo di struttura:
f) Amianto negli edifici di privati (industriali e civili)
Sono esclusi i casi già mappati nelle precedenti fasi 1° e 2°. Per la
realizzazione
di questo tipo di mappatura occorre orientarsi verso l’uso di strumenti diversi
da quelli consueti illustrati fino ad ora (scheda ed ispezioni). Infatti,
presupponendo che la percentuale maggiore (oltre il 90%) di questi materiali sia
costituita da amianto compatto sotto forma di coperture in cemento-amianto di edifici e siti industriali, sarà necessario ricorrere a
tecniche alternative, quali il telerilevamento aereo
con strumentazione dedicata allo scopo, come ad esempio la proposta avanzata dal
CNR (progetto LARA).